Le azioni del PAESC di Salsomaggiore consentono, se pienamente implementate, di ridurre le emissioni di CO2 del 43% entro il 2030. Questo obiettivo è stato calcolato rispetto all’anno di baseline, cioè l’anno di riferimento iniziale per il quale è stato compilato l’Inventario di Base delle Emissioni.

COS’È L’INVENTARIO DELLE  EMISSIONI DI CO2

I punti di partenza dello sviluppo del PAESC sono l’Inventario di Base delle Emissioni e la Valutazione dei Rischi e delle Vulnerabilità al cambiamento climatico.

Il cosiddetto “Inventario di Base delle Emissioni” è il bilancio energetico ed emissivo ricostruito per un anno di riferimento (baseline), rispetto al quale è stato stabilito l’obiettivo di riduzione percentuale delle emissioni.

Per Salsomaggiore l’anno di baseline è il 2005.

L’Inventario è aggiornato periodicamente, al fine di monitorare l’andamento delle emissioni e verificare l’efficacia delle azioni implementate.

L’ultimo Inventario di Monitoraggio è stato ricostruito per il 2018, anno non influenzato da eventi straordinari quali la pandemia causata da COVID 19.

Le emissioni di CO2 vengono stimate tramite fattori di emissione che consentono di passare dai consumi energetici, espressi in MWh/anno, alle tCO2/anno.

I consumi energetici riguardano:

  • Edifici, attrezzature e impianti pubblici
  • Edifici, attrezzature e impianti terziari (non pubblici)
  • Edifici residenziali
  • Industrie non-ETS (cioè escluse dall’Emission Trading Scheme)
  • Illuminazione Pubblica
  • Veicoli comunali
  • Parco auto privato e commerciale

L’ANDAMENTO DELLE EMISSIONI DI CO2 A SALSOMAGGIORE

Tra il 2005 e il 2018 i consumi energetici complessivi si sono ridotti del 15% e le emissioni di CO2 del 18%, con una riduzione a livello pro-capite del 16% e del 18%, tenendo anche conto dell’ aumento della popolazione residente nel periodo analizzato.

Questa tendenza può essere spiegata dalla combinazione di alcuni fattori:

  • l’andamento demografico, che mostra una crescita costante della popolazione residente, aumentata del 2% tra il 2005 e il 2018;
  • il trend climatico, che evidenzia il progressivo innalzamento delle temperature medie giornaliere e annuali, seppur con forti oscillazioni interannuali;
  • lo scenario riguardante le attività economiche, che hanno ridotto la loro presenza sul territorio;
  • il minore peso dei consumi di gas naturale sul totale comunale, fenomeno dovuto da una parte alla diffusione di interventi di efficienza energetica, dall’altra dal susseguirsi di annate sempre più calde;
  • crescita dell’incidenza delle energie rinnovabili nella copertura dei consumi energetici territoriali, tra le più significative fotovoltaico, solare termico e biocarburanti.

La ripartizione dei consumi e delle emissioni nei vari settori è rimasta pressoché invariata. L’industria non-ETS, con un impatto di per sé già molto basso, ha un ulteriore calo di 2 punti percentuali. Al 2018, è responsabile 12% delle emissioni totali. Le variazioni più importanti hanno riguardato:

  • il settore dei trasporti, passato dal 30% al 35% diventando il settore più impattante sul territorio;
  • la gestione dei rifiuti urbani, scesa dal 5.5% delle emissioni totali al 3.9%.

 

La sintesi dell’andamento di consumi ed emissioni a Salsomaggiore è descritta nella seguente infografica (clicca sull’immagine per scaricarla).